il documentario


versioni internazionali / lingue sottotitoli:


festival

Selezione ufficiale
Indipendent Film Festival
(Tampa, Florida)

Honorable Mention
Bayou City Film Festival
(Houston, Texas)

Selezione ufficiale
RIFF AWARDS 2012

PREMIO MIGLIOR DOCUMENTARIO

sinossi
Mario Melazzini è un medico di successo di 44 anni che nel 2002 si ammala di SLA: si scrive “Sclerosi Laterale Amiotrofica”, si legge “morte in 5 anni”. I muscoli pian piano si paralizzano e si perde la capacità di camminare, deglutire, parlare, respirare. Fino alla paralisi totale e la morte. Mario allontana tutti e vuole il suicidio assistito, ma prima del giorno stabilito si fa “la” domanda: “è questo che voglio davvero?” Torna indietro confuso e si ritira sulle sue Alpi. Lassù succede qualcosa tra la sua anima e la bellezza delle montagne. Allora riprende in mano la sua vita e fa una cosa impossibile, cioè normale: vive. Fino a ideare e costruire con i suoi amici il “Nemo”, centro clinico all’avanguardia per le malattie neuro-degenerative presso l’ospedale Niguarda a Milano. Il documentario racconta 7 giorni e 7 notti qualunque della sua vita di medico che grazie al dolore della malattia si è riscoperto uomo: i giorni vissuti sempre di corsa tra il lavoro in reparto con i suoi “compagni di malattia” e i continui viaggi per andare dai suoi amici; le notti invece offrono brevi flash dalla sua “cuccia” (ovvero il letto), dove Mario riflette sulla sua vita quotidiana, racconta la storia, progetta il suo futuro.
«Anche con limiti enormi, io sono ancora il protagonista della mia vita. Perché quando scopri di avere una malattia inguaribile, pensi che la tua vita sia finita. Invece, con una malattia inguaribile fai strane scoperte. Per esempio: arrendersi non serve a niente; la vera malattia è nell’anima; la vita è bella (non solo nei film, anche nella vita). E d’inguaribile c’è soltanto la mia voglia di vivere».

emmanuel exitu - biografia
Emmanuel Exitu, disgraziatamente autodidatta, è nato a Bologna. Il nome d’arte viene dall’In Exitu di Giovanni Testori del quale è figlio illegittimo. È un disordinato metodico, le cose gli capitano non si sa mai bene come, ci finisce dentro e... amen alleluja! A Roma è arrivato per caso facendo quel che capita: dialoghista, adattatore, story editor per vari ‘progggetti’ tv in Lux Vide, drammaturgo e aiuto regista per il Teatro di Documenti fondato da Luciano Damiani, Luca Ronconi e Giuseppe Sinopoli firmando Sipari d’Autoritratto / Frammenti della Tragedia di Lecco (2003) e Baccanti di Guerra, riscrittura della tragedia d’Euripide alla prova della guerra d’Iraq (2004).

Dal primo romanzo, La Stella dei Re (ed. Marietti), ha tratto la sceneggiatura per il film omonimo prodotto da Edwige Fenech e in onda su Rai Uno nel 2007, vincitore di primetime con 5 milioni di spettatori.

Il suo primo documentario GREATER – Sconfiggere l’Aids ha vinto il Babelgum Contest a Cannes nel 2008, scelto da Spike Lee fra 3 finalisti selezionati da una giuria di esperti su oltre 60 documentari provenienti da tutto il mondo.

« Ma no, no, no, ma neanche per sogno! Neanche morto! No, no, no... Io non sono un artista "prolife", io sono un artista "life" e basta. Anzi, sono un artista e basta. »